Il delitto di Lord Arthur Savile by Oscar Wilde

Ho letto qualche mese fa un racconto, Il delitto di Lord Arthur Savile di Oscar Wilde, il mio autore preferito.
Questo breve ma intenso racconto parla di Lord Arthur Savile, appunto, che partecipa ad un ricevimento di Lady Windermere, una donna che crede nella chiromanzia tanto da avere un chiromante "personale" presente al ricevimento, durante il quale la donna fa leggere la mano da quest'uomo a tutti i suoi invitati, tra cui Lord Arthur Savile. Non appena gli legge la mano, il chiromante impallidisce ed inizialmente non gli dice la verità su cosa ha previsto. In seguito cede alle pressioni del ragazzo e gli rivela che ha letto che Lord Arthur Savile commetterà un omicidio. Il ragazzo, allora, spaventato e confuso, dopo aver vagato per la città, decide di commettere l'omicidio di proposito, per evitare complicazioni. Deve infatti sposarsi, e non vuole commettere l'omicidio e disonorare la donna che ama da sposato, preferisce quindi compiere prima il reato. Allora prova ad uccidere Aunt Clementina, ma senza successo, così ritenta con il parroco di Chichester, suo zio, ma anche stavolta fallisce. Arrabbiato e deluso dalla sfortuna che ha avuto, considera il chiromante come la ragione del suo tormento e lo uccide gettandolo nel Tamigi.

Ancora una volta Wilde affronta la tematica della morale e della crisi interiore. Il protagonista risulta inerme di fronte al suo destino, ma anche molto pratico e senza problemi. Si evince infatti un grande senso pratico, come se stesse prendendo una normale decisione per la sua vita, quando, invece, sta cercando con tutte le forze di uccidere qualcuno, ma ciò che gli importa è uccidere prima del matrimonio.
"Aveva vissuto la vita raffinata e lussuosa del giovane ricco e aristocratico. Una vita squisita nella sua libertà da ogni sordido bisogno materiale, nella sua bella noncuranza giovanile; e ora, per la prima volta, era diventato consapevole del tremendo mistero del destino, del tremendo significato che sottende la parola fato.
Tutto ciò gli appariva pazzesco e mostruoso! Era mai possibile che fosse scritto nella sua mano, in segni a lui incomprensibili, ma decifrabili da un altro, il segreto di qualche orrendo peccato, l'impronta rosso-sangue di qualche delitto? Non c'era una via d'uscita? Noi non siamo altro che pedine, mosse da un potere invisibile, vasi che l'artigiano modella a suo piacimento, per l'onore o per l'infamia? La sua ragione si ribellava a tutto ciò, eppure era sicuro che qualce tragedia lo minacciasse e che di colpo fosse stato chiamato a portare un fardello insopportabile"
- Il delitto di Lord Arthur Savile (Oscar Wilde)
Questa scelta inevitabile del protagonista e l'infrangere la morale, sono elementi fondamentali della "poetica" di Oscar Wilde.
In generale il racconto mi è parso molto piacevole e, seppur con una trama semplice essendo anche molto breve, reso interessante e particolare dalla cura formale e dallo stile. Le descrizioni ed i concetti sono espressi con grande retorica ed eloquenza, ma del resto Wilde è Wilde.
La mia citazione preferita di questo racconto è la seguente:
"Gli attori sono esseri fortunati: possono scegliere tra tragedia e commedia, soffrire o gioire, ridere o piangere. Nella vita questo non accade: la maggior parte di noi è costretta a recitare una parte senza averne i requisiti adatti. Ai Guildenstern tocca la parte di Amleto e Amleto deve scherzare come se fosse il principe Hal. Il mondo è un palcoscenico, ma i ruoli sono mal distribuiti"
- Il delitto di Lord Arthur Savile (Oscar Wilde)
Nel complesso ritengo sia ottimo da leggere, rilassante ma tremendo per i paradossi e per i concetti che esprime. ★★★★★

Il delitto di Lord Arthur Savile by Oscar Wilde, reviewed by Silvia Argento ©

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