Musical stranieri... "un patrimonio splendido"

Ed ecco che mi cimento con il primo post della nuova grafica! Si tratta dell'ennesima intervista. Sono felice di vedere che tanta gente ha il piacere di raccontarsi...e questa idea delle interviste deriva proprio dalla mia necessità di far parlare anche altre persone attraverso il mio blog, non solo io con le mie recensioni e le mie opinioni, ma tanti altri a descrivere le loro emozioni. Fra le cose che appassionano di più c'è senza dubbio il teatro, in particolare i musical, quelli stranieri. Ed è proprio questo il tema di queste due interviste, e sì, due, fatte a due mie amiche di Facebook: Serena V. e Valentina D. In Italia ci sono molte opere, popolari, moderne, rock, ma la patria del musical non è certo l'Italia, il musical vero e proprio è in Inghilterra, in America, non qui, insomma. Perciò non sono moltissimi gli italiani che sono appassionati al musical nel vero senso della parola, ma non sanno quello che si perdono! Volete una prova? Leggete fino in fondo questo post!
Cominciamo con l'intervista fatta a Valentina D.
Qual è stato il primo musical straniero che hai conosciuto?
Il mio primo approccio col musical è stato con Jesus Christ superstar, avevo 5 anni non volevo vederlo perchè non volevo vedere la fine, poi è iniziata la musica e sono stata come rapita dalla sua bellezza, a 8 anni lo cantavo a memoria.
Qual è la tua canzone preferita da JCS?
Domanda difficile ,le amo tutte credo che le mie preferite siano però Ghetsemane perchè fa capire bene la paura e l'umanità di quel momento ed è emozionantissima e Could we start again.
Tornando ai musical in generale... c'è un performer che ami particolarmente?
Di quelli di qualche anno fa sicuramente Carl Anderson, il Judas della versione cinematografica di Jesus Christ, non ho mai sentito un Judas così emozionante, adesso mi piacciono molto Ramin Karimloo, Sierra Boggess e Emmy Rossum.
Visto che hai parlato di Emmy Rossum che è la Christine del fantasma dell'opera versione cinematografica, cosa ne pensi delle trasposizioni cinematografiche?
Mah...quelle dei musical di Webber sono diventate storiche e mi sono piaciute veramente tanto anche perchè sono curate direttamente dal compositore che sta molto attento alla scelta dei personaggio, altre (come Rent) mi sono piaciute meno, ho adorato i musical ma ho preferito la versione teatrale...in genere però sono favorevole perchè anche se niente riesce a dare l'emozione di un'opera vista a teatro è un ottimo modo per diffondere e far conoscere i musical.
Cosa ne pensi invece delle versioni teatrali italiane dei vari musical? Sei favorevole o preferiresti che i musical venissero portati qui in originale?
Dipende poi tutto dalla qualità che deve essere al primo posto sempre! Mah ...devo dire che le traduzioni non mi piacciono molto perchè snaturano un po' quello che è l'originale, è vero che devono prendere pubblico e non tutti sanno l'inglese ma secondo me è sempre meglio l'originale ...la traduzione di cats ad esempio l'ho trovata non adatta anche se cantata da artisti bravissimi certi musical poi non si possono tradurre...
E' molto famoso Andrew Lloyd Webber, che visto che mi hai nominato Cats e Jesus Christ immagino conoscerai essendo il compositore delle musiche di questi musical, cosa ne pensi di lui?
Penso che sia uno dei più grandi compositori moderni, geniale ed emozionante, il Puccini dell'era moderna, un mio mito assoluto.
Quali fra i musical che ha composto preferisci?
Oh che domanda difficile! Ce ne sono due che amo particolarmente però, ovviamente uno è Jesus Christ, l'altro è The Phantom of The Opera.
Qual è la canzone che preferisci dal fantasma dell'opera?
Penso The Music of The Night, ma anche Learn to be lonely che sta alla fine della versione cinematografica perchè spesso mi sono sentita sola come dice la canzone.

Se dovessi vedere dal vivo un musical straniero, dove ti piacerebbe andare? Londra, America... puoi anche dire il nome del teatro se ne preferisci qualcuno.
Sicuramente sceglierei Londra, qualche bel teatro nel West End.
Pensi che i musical stranieri siano superiori alle opere italiane o ritieni che siano solo diversi?
Non sono superiori ne inferiori sono due prodotti diversi ed ugualmente validi.
Che cosa diresti a chi perché non capisce l'inglese, o per chi comunque nonostante apprezzi le opere italiane non vuole conoscere anche quelle straniere?
Direi solo di aprire la mente e farsi trasportare dalla musica , il senso arriva ugualmente, chi ascolta o solo le inglesi o solo le italiane si perde un pezzo importante di un patrimonio splendido.
Grazie per avermi concesso l'intervista!

Ecco qui, invece, l'intervista fatta a Serena V.

Come ti sei avvicinata al mondo dei musical stranieri?
Allora, inizio col dire che ero già da molti anni appassionata ai "musical italiani" del genere di Notre Dame de Paris. Ma la mia passione per i musical stranieri con questo c'entra meno di quanto ci si potrebbe aspettare: nella prima puntata della prima stagione di Glee Rachel Berry/Lea Michele cantava "On my own". La canzone mi ha entusiasmato da morire e, avendo già letto Les Misérables alla tenera età di 13 anni ed essendomi piaciuto da morire, ho raccolto più informazioni sul musical e me ne sono perdutamente innamorata. Tutto è quindi iniziato con Les Mis, che mi ha aperto una porta sul mondo del musical anglosassone.
Qual è il tuo musical preferito?
Questa è una domanda a cui mi è davvero difficile rispondere. Ce ne sono due che porto nel cuore allo stesso modo, e questi sono Les Misérables e The Phantom of the Opera. Li ho visti dal vivo entrambi per ben due volte e mi hanno entusiasmato allo stesso modo. Se proprio devo sceglierne uno, ti dico Les Mis. Non solo è stato il primo che ho conosciuto, ma è stato anche quello che ho visto in prima fila, quello che mi fa piangere dall'inizio alla fine, quello che dopotutto amavo già dall'età di 13 anni.
Qual è la canzone che preferisci da POTO? E da Les Mis?
Ecco un'altra domanda difficile. Non ho mai pensato a una canzone preferita, dato che ne amo ogni nota ed ogni parola. Però devo ammettere che i finali sono i pezzi che mi piacciono di più, perciò ti dico Final Lair e Epilogue.
C'è qualche performer che ami particolarmente?
Sì, ce n'è uno. Si chiama Ramin Karimloo ed è iraniano, naturalizzato canadese, ma attualmente per mia fortuna vive a Londra. L'ho visto in scena due volte, nel Phantom25 e ne Les Mis. Forse è meglio che io non mi dilunghi a parlare di quanto conti per me, ti dico solo che è stato lui che mi ha spinto a trascorrere due week end a Londra, andando contro tutto e tutti.
Pensi sia importante far conoscere i musical anglosassoni anche qui in Italia?
Secondo me è di vitale importanza, sì. Da quando sono entrata nel mondo del musical anglosassone ho capito perché la gente si ostina a non voler chiamare musical le opere musicali che ci sono in Italia. Le differenze sono molte, e non ci vuole un occhio molto esperto per capire quanto i nostri "musical" debbano crescere per poter essere paragonati ai musical anglosassoni (io continuo a riferirmi solo alle cosiddette opere popolari/moderne, non parlo dei musical importati dall'estero come La Bella e la Bestia o Sister Act, e nemmeno dei musical della Compagnia della Rancia e simili, dei quali purtroppo non conosco molto). Una delle cose che mi piacerebbe fosse introdotta nelle opere popolari/moderne italiane è l'orchestra che suona dal vivo. Da quando sono stata a Londra non sono più stata in grado di concepire come tale nessuno spettacolo musicale che non sia suonato dal vivo.
Parlando sempre di far conoscere i musical anche in Italia, cosa ne pensi delle versioni italiane e delle trasposizioni cinematografiche dei musical stranieri?
Qui tocchi un tasto dolente. Io non sono un'amante né nelle traduzioni né dei musical cinematografici. Ci sono le felici intuizioni, senza dubbio, e sono ben consapevole che per avvicinare il pubblico italiano è necessario ricorrere al cinema o ancora di più alle traduzioni ma personalmente, essendo già inserita in questo mondo, preferisco i musical teatrali ed in lingua originale.
Anche se non è proprio il tuo genere, quale trasposizione cinematorgrafica di un musical preferisci?
I miei preferiti sono Jesus Christ Superstar e Rent, ma sospetto che questa mia preferenza sia dovuta non alla messa in scena cinematografica ma al talento degli attori scelti. Inoltre mi fa piacere ricordare West Side Story e The Wizard of Oz e quei grandi colpi di genio che sono Sweeney Todd e The Rocky Horror Picture Show.
Visto che ti piace The Phantom Of The Opera conosci ovviamente Andrew Lloyd Webber, cosa ne pensi di lui?
Ho avuto anche la grandissima fortuna di vederlo dal vivo, e assicuro che è un'emozione che non si dimentica ascoltarlo parlare con tanta passione del suo lavoro. Penso che sia uno dei geni indiscussi del teatro musicale, che ogni sua singola opera resterà immortale. Io gli devo tantissimo per quanto riguarda la mia formazione in questo campo, e il mio sogno resta ancora quello di potergli un giorno stringere la mano e ringraziarlo per tutto quello che ha fatto.
Alcuni musical sono tratti da libri, altri sono soggetti ispirati a qualcosa o completamente originali, preferisci qualcosa di "nuovo" o i musical tratti da altro?
Penso che i musical tratti da altro abbiamo maggiore possibilità di successo di altri musical "nuovi" che magari hanno le stesse potenzialità. Per quanto mi riguarda i musical che più amo sono tratti da altro, da romanzi in modo particolare ma non solo, ma non ho pregiudizi nei confronti dei musical completamente nuovi.
Qual è la cosa che noti maggiormente in un musical? Artisti, scenografia, musiche, testi, ecc.
Credo che quello che mi affascina di più sia la musica, ma anche la storia in sé. E ovviamente è fondamentale che gli artisti siano all'altezza di quello che stanno recitando.
Qual è secondo te, non il musical più bello, ma quello che ha tutte le caratteristiche di un musical? Nel senso, un "classico" di questo genere, diciamo.
Questa è una domanda molto difficile, ma penso che risponderò Cats. Più classico di così...

Grazie mille di avermi concesso l'intervista!

Interview by Silvia Argento ©

Commenti

  1. Quale può essere un musical che non è ancora stato fatto in italia dove c'è una guerra? Grazie

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    Risposte
    1. Sinceramente non saprei! Mi viene in mente "The sound of music" di cui però c'è il film in versione italiana (Tutti insieme appassionatamente) e Les Misérables che però è una rivolta, non guerra... di altri non saprei cosa dirti.
      Grazie del commento! :)

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