Sherlock 1x01: UNO STUDIO IN ROSA

Ho iniziato proprio oggi una serie tv di cui tutti mi hanno parlato molto bene, lodandone cast e soprattutto storia (in particolare per il lavoro di Steven Moffat), Sherlock. Mi ha subito incuriosito molto, dopo aver già apprezzato il lavoro di Moffat in "Doctor Who". Per questo, ho deciso di recensire il primo episodio di questo telefilm. Stavolta senza divisione fra personaggi, sarà una recensione generale.
ATTENZIONE: Questa recensione contiene spoiler.
L'episodio inizia in maniera immediata, cosa che ho apprezzato molto. Di nessun telefilm che ho seguito mi piace il Pilot, in generale il primo episodio è sempre noioso perché bisogna entrare in un "mondo" nuovo, cosa sempre abbastanza faticosa. Si vorrebbe cominciare ad entrare nel vivo nell'azione ed ovviamente questa puntata non fa eccezione. Chi è Sherlock? Che passato ha? Non si sa, ma la cosa positiva è che immediatamente ci si sente incuriositi dal personaggio. Contrapposto a lui è la questione di Watson, ma già dalla loro prima conversazione si comprende la grande sintonia che nascerà. Immediatamente questa coppia risulta vincente e quella loro discussione serve anche a mettere in evidenza le caratteristiche di Sherlock. In effetti la cosa più bella è la caratterizzazione di questo personaggio, perché si comprende subito tutto ciò che lo riguarda e così e ci si sente propensi a sapere qualcosa di più. E' un personaggio interessante, eccentrico che per il mio gusto personale mi ha subito conquistato.
Ovviamente nel primo episodio ritroviamo il primo caso, che non risulta molto interessante inizialmente, se non appunto per la conoscenza di vari personaggi e per le discussioni fra Watson ed Holmes; i vari momenti in cui lui esprime la sua opinione, riflette, ecc. sono estremamente interessanti, ma suppongo che per una serie incentrata su un investigatore ("consulente investigativo" come dice lui) sia normalissimo ciò. La parte migliore dell'episodio è senz'altro il momento del confronto fra il serial killer e Sherlock, da un lato per la forte suspence causata dalla natura del colloquio ed anche dall'ambiente, dall'altro perché viene ancora meglio definito il personaggio del protagonista. Il serial killer ha una storia particolare, brillantemente dedotta da Sherlock e si rivela avere alle spalle qualcun altro. Sorprendente l'iniziativa di Watson di sparargli, che però non ho condiviso del tutto, immagino però si rivelerà essere anche importate in seguito. Divertentissima la scena in cui Sherlock e Watson ridono insieme dell'omicidio, da cui si nota ancora di più la complicità fra questi due personaggi insieme molto positivi secondo me, penso siano i pilastri della serie cosa che si capisce già da qui. Alla fine il colpo di scena in cui quello che sembrava un "cattivo" della situazione incontrato precedentemente da Watson, si rivela essere il fratello di Sherlock aggiunge ulteriore curiosità per gli episodi successivi.
Devo dire che non è male come primo episodio, anche se inizialmente è abbastanza lento recupera brillantemente grazie a questo caso molto interessante che viene utilizzato come primo, anche se si poteva scegliere qualcosa che desse più "azione" a tutto e grazie ai personaggi. Come già detto, getta le basi, delle ottime basi, che tuttavia devono essere più approfondite ovviamente per poter verificare se la serie è valida o meno. Per il momento posso dire di aver avuto un ottimo primo impatto. Unica cosa: la regia. Alcune inquadrature non mi piacciono ed i colori in generale secondo me sono troppo spenti, spero di trovare qualche miglioramento nelle puntate successive. Per quanto riguarda gli attori, sono tutti abbastanza bravi ma finora non ho visto niente di straordinario da nessuno. Benedict Cumberbatch si distingue fra gli altri non solo perché interpreta il protagonista, ma anche perché le sue scene obiettivamente sono le migliori. ★★★☆☆

Sherlock 1x01: UNO STUDIO IN ROSA, reviewed by Silvia Argento ©

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